Ristrutturare casa entro fine 2025: CILA obbligatoria e detrazioni fiscali
- GIUSEPPE MARSEGLIA
- 1 set
- Tempo di lettura: 5 min

Il mito dei lavori senza CILA
Ogni anno ricevo numerose domande come queste:
“Geometra, devo rifare il bagno, mi conferma che non serve la CILA?”
“Geometra, mi segue i lavori, ma i permessi non li faccio tanto è solo un murettino”
“Guardi Geometra, i permessi li presentiamo quando vendiamo casa, tanto da qua non mi muovo!”
Molti proprietari credono che per interventi come rifare un bagno o spostare un attacco idrico sia sufficiente il bonifico parlante per ottenere le detrazioni fiscali.
È una convinzione errata.La recente Circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate (agg. Giugno 2025) ha chiarito definitivamente:
· Le detrazioni fiscali del 50% per ristrutturazioni, così come Ecobonus e Sismabonus, sono valide solo per manutenzione straordinaria.
· E ogni manutenzione straordinaria, anche minima, richiede la presentazione di una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata).
Settembre 2025: ultimi quattro mesi per sfruttare la detrazione al 50%
Con la Legge di Bilancio 2025, il Governo ha prorogato i principali bonus edilizi fino al 2027, ma con aliquote differenziate:
· 50% per le spese sostenute nel 2025 sulla prima casa (e relative pertinenze: garage, cantine, soffitte),
· 36% per il 2026 e 2027,
· Bonus mobili confermato con tetto massimo di 5.000 euro.
Siamo a settembre 2025, e restano quattro mesi per approfittare della detrazione più alta. È quindi il momento ideale per pianificare interventi in regola e non c’è più tempo. A luglio e agosto il mio studio ha dovuto fare gli straordinari perché siamo stati subissati da richieste di CILA per lavori che verranno eseguiti negli ultimi 4 mesi dell’anno. Anche l’impresa edile di cui sono direttore lavori, Marseglia Costruzioni, ha dovuto rifiutare numerosi lavori, accontentando solamente i clienti che si erano mossi per primi.
Ma questa corsa alle ristrutturazioni non deve farci dimenticare il documento più importante… la CILA.
Quando è obbligatoria la CILA?
Molti pensano che la CILA sia necessaria solo per grandi lavori. In realtà, la manutenzione straordinaria comprende diversi interventi di uso comune, tra cui:
· Demolizione o spostamento di tramezzi,
· Rifacimento di bagni con modifica degli impianti idrici ed elettrici,
· Spostamento di porte interne,
· Sostituzione integrale degli impianti tecnologici (elettrico, idrico, riscaldamento),
· Creazione di nuove aperture interne.
Anche se non tocchi le strutture portanti, se modifichi gli impianti è possibile presentare una CILA e ottenere i bonus fiscali.La CILA non è una formalità: è la chiave per l’accesso alle detrazioni e per lavorare in regola.
Il bonus mobili: la conferma arriva dall’Agenzia delle Entrate
Un caso emblematico è il bonus mobili.Molti credono di poterlo richiedere solo acquistando arredi e pagando con bonifico parlante, ma la normativa è chiara:
Il bonus mobili è attivabile solo se c’è una CILA presentata prima dell’inizio lavori.
All’Agenzia delle Entrate di Via Paolo Veronese, Torino, un grande cartello recita:
“PER IL BONUS MOBILI È OBBLIGATORIA LA CILA”
L’ho letto decine di volte mentre ero in coda a presentare pratiche, a testimonianza di quanto sia frequente questo dubbio.
Cosa rischi se non presenti la CILA?
Le conseguenze possono essere serie:
1. Perdita totale delle detrazioni, anche se hai rispettato ogni formalità di pagamento.
2. Sanzioni edilizie in caso di controlli o futura compravendita.
3. Necessità di presentare una CILA in sanatoria, che non restituisce i bonus persi e comporta ulteriori costi (da 1.000 € in su, oltre agli oneri tecnici).
Non rischiare di perdere migliaia di euro: la CILA va fatta prima dell’inizio dei lavori.
Esperienze reali: quando la fretta fa perdere soldi
Un cliente, quattro anni fa, decise di rifare il bagno affidandosi all’impresa edile di cui sono direttore tecnico. Non volle presentare alcuna pratica edilizia.Mi ricordo di essere stato insistente per farmi incaricare nella presentazione della CILA, ma alla fine il committente si assunse la responsabilità sulla perdita del beneficio delle detrazioni.
· Spesa complessiva: circa 9.000 €
· Detrazione prevista: 4.500 €
· Esito: l’Agenzia delle Entrate contestò la detrazione perché mancava la CILA depositata presso la pubblica amministrazione.Oltre alla perdita delle detrazioni, il committente dovette pagare una sanzione amministrativa.
Domande frequenti che ho ricevuto ultimamente.
1. Se sostituisco solo i sanitari devo fare la CILA?No, la sostituzione dei sanitari senza modificare gli impianti rientra nella manutenzione ordinaria. Non serve CILA e non è possibile ottenere il bonus mobili o altre detrazioni del 50%.
2. Se rifaccio il bagno spostando il water o la doccia?Sì, serve la CILA. Ogni modifica agli impianti (scarichi, adduzioni, punti luce) rientra nella manutenzione straordinaria, che dà diritto alle detrazioni.
3. Posso aprire la CILA dopo che i lavori sono iniziati?No. La CILA deve essere presentata prima dell’inizio lavori. In caso contrario, dovrai fare una CILA in sanatoria con costi aggiuntivi e perderai le detrazioni.
4. Il bonus mobili è attivabile senza CILA?No. Per il bonus mobili, la CILA deve essere aperta prima dell’acquisto degli arredi. Senza la pratica, la detrazione non è riconosciuta.
5. Se rifaccio solo i pavimenti o rivestimenti?La posa di nuovi pavimenti o rivestimenti senza modificare impianti è manutenzione ordinaria: non serve CILA e non dà diritto al bonus 50%.
6. E se cambio gli impianti elettrici o idrici del bagno?Serve sempre la CILA. Anche interventi limitati come spostare punti luce, attacchi idrici o creare nuove prese rientrano nella manutenzione straordinaria.
7. Posso ottenere contemporaneamente bonus ristrutturazioni e bonus mobili?Sì, ma solo se la CILA è presente e i lavori rientrano nei criteri della manutenzione straordinaria. Il bonus mobili è sempre subordinato alla pratica edilizia.
Come procedere correttamente
Il percorso corretto è chiaro, in primis incaricare un professionista che esegua:
1. Rilievo dell’immobile e verifica della situazione urbanistica tramite accesso agli atti.
2. Redazione della CILA, indicando puntualmente i nuovi impianti tecnologici o la nuova disposizione dei tramezzi.
3. Presentazione della pratica al Comune prima dell’inizio dei lavori.
4. Fascicolo di chiusura lavori completo.
La CILA non è un’inutile formalità. È la chiave per:
· garantire la regolarità urbanistica,
· ottenere le detrazioni fiscali,
· evitare problemi futuri in caso di vendita o controlli.
Come funzionano concretamente le detrazioni fiscali 2025
Le detrazioni fiscali del 50% per ristrutturazioni edilizie non sono automatiche: ci sono regole precise da conoscere per non rischiare di perdere parte del beneficio.
1. Tetto massimo di spesa
· La detrazione massima applicabile per singolo immobile è di 96.000 €.
· Anche se le spese sostenute superano questa cifra, la detrazione si calcola solo su 96.000 €.
2. Ripartizione in 10 anni
· Il bonus viene restituito sotto forma di detrazione IRPEF in 10 quote annuali di pari importo.
· Esempio: lavori per 20.000 €, detrazione 50% → 10.000 € totali, ripartiti in 10 anni = 1.000 € all’anno.
3. Limiti legati all’IRPEF
· La detrazione si sottrae all’IRPEF dovuta: se paghi meno IRPEF di quanto previsto dalla detrazione, il rimborso sarà limitato all’imposta effettivamente dovuta.
· Non è possibile ottenere detrazioni maggiori dell’imposta annua: la legge non permette di trasformare il credito in denaro contante oltre l’IRPEF dovuta.
Esempio pratico:Con IRPEF annua di 800 € e lavori per 20.000 € (detrazione 10.000 €), riceverai solo 800 € ogni anno per 10 anni, fino a completare la detrazione totale.
4. Detrazioni sulle pertinenze
· La detrazione del 50% vale anche per pertinenze della prima casa, come garage, cantine e soffitte, sempre entro il tetto massimo di 96.000 € complessivi.
5. Condizioni fondamentali per ottenere la detrazione
· La pratica CILA deve essere presentata prima dell’inizio dei lavori.
· Tutti i pagamenti devono avvenire tramite bonifico parlante.
· È necessario conservare fatture e ricevute, indicando chiaramente la natura dei lavori e il riferimento alla legge di detrazione.
Urgenza 2025: non perdere la detrazione del 50%, hai tempo fino a Dicembre 2025.
Il 2025 rappresenta una finestra favorevole, con il 50% di detrazione ancora attivo per pochi mesi. Chi si muove oggi può ristrutturare in regola e risparmiare realmente.
Ricorda: ogni giorno perso può significare perdita di migliaia di euro di detrazione. La CILA va fatta prima dell’inizio dei lavori.
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